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BIOMASSA
SOLARE TERMICO
CONDENSAZIONE
POMPE DI CALORE
BIOMASSA
La  biomassa vegetale e’ la materia che costituisce le piante. L’energia in  essa contenuta e’ energia solare immagazzinata durante la crescita per  mezzo della fotosintesi clorofilliana. Per questo motivo le biomasse, se  utilizzate all’interno di un ciclo continuo di  produzione-utilizzazione, sono una risorsa energetica rinnovabile e  rispettosa dell’ambiente.
Bruciando  gas o gasolio per riscaldarsi si trasferisce e si accumula  nell’atmosfera carbonio prelevato dalle profondita’. del sottosuolo,  contribuendo in tal modo all’effetto serra. Viceversa, la combustione di  biomassa non da’ alcun contributo netto all’effetto serra, perche’ il  carbonio che si sprigiona bruciando il legno proviene dall’atmosfera  stessa e non dal sottosuolo.
Secondo  uno studio condotto dall’ENEA, attualmente le biomasse contribuiscono  in Italia a meno del 2% del fabbisogno energetico primario.
Tale contributo e’ largamente al di sotto del potenziale disponibile, ed e’ in gran parte dato da legna da ardere utilizzata in caminetti e stufe, spesso obsoleti e poco efficienti.
Al contrario, le tecnologie per l’utilizzazione dei combustibili vegetali in impianti di riscaldamento domestici hanno segnato negli ultimi anni grandi progressi, e hanno raggiunto livelli di efficienza, affidabilita’ e comfort del tutto simili a quelli degli impianti tradizionali a gas o gasolio.
Le tipologie di caldaie sono fondamentalmente tre, sulla base delle tre principali categorie di combustibili vegetali:
– legna da ardere in ciocchi,
– legno sminuzzato (cippato),
– pastiglie di legno macinato e pressato (pellet).
Riscaldarsi con le biomasse non fa solo bene all’ambiente ma anche alle proprie tasche, perche’ a parita’ di calore prodotto i combustibili vegetali costano molto meno rispetto a quelli fossili.
SOLARE TERMICO
UNA TECNOLOGIA
CHE HA DIMOSTRATO IL PROPRIO VALORE
La  padronanza dell’energia solare è il risultato di ricerche approfondite.  Attualmente, la tecnologia perfettamente a punto è ampiamente  utilizzata e accessibile a tutti. Raccogliendo e sfruttando i raggi del  sole, si trae benefi cio da un’energia gratuita, rinnovabile,  inesauribile e pulita.
Il  principio è semplice: l’energia solare viene captata quindi convertita  in calore grazie ai collettori solari termici disposti sul tetto, sulla  terrazza o integrati nella copertura. Questi collettori riscaldano un fl  uido termoconduttore che circola nei tubi.
Questo fl uido riscalda l’acqua calda sanitaria, l’acqua del circuito di riscaldamento ed eventualmente la piscina.
Il sole e’ dappertutto IN ITALIA, TUTTO L’ANNO!!!
Nel corso degli ultimi anni, gli impianti solari si sono sviluppati in numerosi paesi europei, dalla Danimarca alla Grecia, passando dalla Germania.
In Italia, contrariamente alle idee diffuse, l’interesse per l’energia solare è uguale sia al Nord sia al Sud.
Tutti gli studi dimostrano che l’irradiamento solare è suffi ciente per far funzionare un impianto sia a Bolzano sia a Palermo.
L’energia media ricevuta annualmente è nell’ordine dei 1450 a 1500 kWh/m2, con variazioni legate alle stagioni e alle giornate di sole annuali.
CONDENSAZIONE
Le  caldaie a condensazione sono caldaie in grado di ottenere rendimenti  molto elevati grazie al recupero del calore latente di condensazione del  vapore acqueo contenuto nei fumi e alla riduzione delle emissioni di  ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO) che può raggiungere  il 70%.
Le  normali caldaie, anche quelle definite “ad alto rendimento” (rendimento  del 91-93%, riferito al potere calorifico inferiore), riescono a  utilizzare solo una parte del calore sensibile dei fumi di combustione a  causa della necessità di evitare la condensazione dei fumi che dà  origine a fenomeni corrosivi.
Il vapore acqueo generato dal processo di  combustione (circa 1,6 kg per m³ di gas) viene quindi disperso in  atmosfera attraverso il camino: la quantità di calore in esso contenuta,  definito calore latente, rappresenta ben l’11% dell’energia liberata  dalla combustione ma non riesce a essere recuperata.
La  caldaia a condensazione, invece, può recuperare una gran parte del  calore latente contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La  particolare tecnologia della condensazione consente infatti di  raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato di liquido saturo (o  in taluni casi a vapore umido), con un recupero di calore utilizzato per  preriscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto. In questo modo la  temperatura dei fumi di uscita (che si abbassa fino a 40 °C) mantiene  sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell’acqua, ben  inferiore quindi ai 140~160 °C dei generatori ad alto rendimento e ai  200~250 °C dei generatori di tipo tradizionale.
I  fumi scaricati a bassa temperatura non permettono il tiraggio naturale  del camino e vanno espulsi grazie alla prevalenza del bruciatore (e del  ventilatore) della caldaia; abbiamo quindi una linea fumi in pressione  che deve essere perfettamente a tenuta rendendo problematico lo scarico  di più caldaie in un unico camino.
Nelle  brochure tecniche dei differenti produttori di caldaie a condensazione  solitamente si legge che esse raggiungono rendimenti superiori al 100%.  Tali valori, che sono fisicamente impossibili, non indicano alcuna  violazione dei principi basilari della Termodinamica ma conseguono da un  calcolo del rendimento volutamente “errato”: esso infatti è basato sul  potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato anziché sul  potere calorifico superiore (come invece si dovrebbe fare, essendoci  condensazione del vapore acqueo dei fumi) in modo da ottenere dei valori  che siano omogenei e, quindi, confrontabili con i rendimenti delle  caldaie tradizionali.
Vantaggi economici
Si raggiungono risparmi nell’ordine del 15~20% sulla fornitura di acqua calda a 80 °C, e del 20~30% a 60 °C.
Le  prestazioni migliori sono quelle a carico parziale, ovvero il  riscaldamento di un edificio, dove con radiatori tradizionali consentono  risparmi del 25~30%
Esprimono  il massimo delle prestazioni (risparmi del 40% e oltre) quando vengono  utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30~50 °C),  come ad esempio con impianti radianti (pannelli a soffitto, serpentino a  pavimento o serpentino a parete).
Quando  si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è  possibile sceglierne una di potenza nominale minore. Se si completa il  sistema con l’integrazione di pannelli solari, e si aggiunge il  risparmio che proviene dall’utilizzo dell’energia solare (25~30% medio),  è possibile notare che dalla combinazione di pannelli solari e caldaia a  condensazione si ottengono risparmi sull’ordine del 50~60%.
POMPE DI CALORE
Il  nostro pianeta custodisce rilevanti quantità di calore che se ben  gestite rappresentano una fonte praticamente inesauribile di energia  pulita. Negli ultimi anni, vista la crescente  sensibilità verso aspetti quali il benessere ambientale e il risparmio  energetico, si è assistito alla continua ricerca di soluzioni  alternative ai tradizionali sistemi di riscaldamento, in grado di  sfruttare queste cosiddette energie pulite e svincolarsi quindi dall’utilizzo di energie fossili non rinnovabili e altamente inquinanti.
Una vera e propria sfi da verso uno sviluppo energetico sostenibile. Nella nuova direttiva europea RES (Renewable Energy Sources) di promozione dell’energia proveniente dalle fonti rinnovabili, le pompe di calore sono state incluse come tecnologia matura in grado di contribuire significativamente al risparmio di energia e agli obiettivi di protezione del clima fi ssati dall’UE che vede, all’orizzonte del 2020, l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di gas serra; quello della riduzione del 20% dei consumi energetici; quello dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fi no al 20% del consumo energetico complessivo. Le pompe di calore si stanno quindi aff ermando sempre più come ottima alternativa ai tradizionali impianti di riscaldamento poiché capaci di rispondere ai nuovi bisogni di comfort sfruttando energie rinnovabili quali il calore contenuto nell’aria, nell’acqua o nel suolo, per riscaldare, raff rescare e per la produzione di acqua calda sanitaria. Le pompe di calore ad elevate prestazioni diventano parte fondamentale dell’impianto di riscaldamento, sostituendosi o integrandosi così ai tradizionali generatori di calore e perfettamente in grado di apportare un contributo importante alla protezione dell’ambiente e alla sostenibilità energetica.
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